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Diabete mellito di tipo 2, studio evidenzia importanza del farmacista per aderenza a trattamento

Il farmacista svolge anche un ruolo importante nel migliorare l’aderenza al trattamento, fornendo ai pazienti le loro competenze e conoscenze professionali durante l’erogazione di farmaci o il counseling individuale. Inoltre, può motivare il paziente a seguire un trattamento non solo farmacologico ma anche non farmacologico e quindi aumentare la sua adesione al trattamento stesso. È il risultato dello studio «Evaluation of adherence to treatment in patients suffering from diabetes mellitus», pubblicato sulla rivisita scientifica Czech and Slovak Pharmacy, portato a termine dai ricercatori del Dipartimento di Organizzazione e gestione della farmacia presso la Facoltà di farmacia dell’Università Comenius di Bratislava. Ciò dopo aver intervistato una serie di pazienti, sulla base dei dati raccolti mediante metodi anonimi di indagine per questionario condotti entro 7 mesi, nonché mediante consulenza personale tra farmacisti e pazienti.

Come è noto, il diabete mellito di tipo 2 è una malattia che sta diventando sempre più grave a livello globale. Un trattamento efficace del diabete mellito cronico dipende dalla diagnosi precoce e da un trattamento adeguato. Proprio come è importante il ruolo del medico nel trattamento della malattia, così il farmacista di comunità svolge un ruolo cruciale nel prendere l’iniziativa nel motivare i pazienti ad aderire ai regimi di trattamento individuali. In questa direzione, l’obiettivo principale dello studio era di analizzare e valutare l’aderenza dei pazienti al trattamento farmacologico o non farmacologico, compresa l’influenza del farmacista comunitario su questo.

Quanto ai risultati, 117 intervistati sono stati coinvolti nel sondaggio, con 67 (57%) femmine e 50 (43%) maschi. La maggior parte aveva un’età compresa tra 60 e 74 anni (48%), l’84% soffriva di diabete mellito di tipo 2. L’adesione al trattamento non farmacologico (regime e misure dietetiche) era del 96% nelle donne e del 76% negli uomini in base al sesso e oltre 80 % in ogni categoria di età. L’aderenza al trattamento farmacologico è stata dell’83% nelle donne e del 79% nei maschi. Secondo l’età, oltre il 70% ha aderito sempre al trattamento farmacologico in ogni categoria di età (eccetto 75+), con un massimo dell’88% tra i 60-74 anni.