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Gestione del diabete, la guida Fip per la formazione dei farmacisti

“Knowledge and skills reference guide for professional development in diabetes” è una nuova pubblicazione dell’International pharmaceutical federation (Fip) che va a integrare il manuale pubblicato nel 2021. «Fin dal 2006 la Fip sostiene il ruolo dei farmacisti nella prevenzione e nel trattamento delle malattie croniche, incluso il diabete, e quest’ultima guida, che è intesa come complemento al manuale Fip sul diabete pubblicato nel 2021, aiuterà i farmacisti a identificare e le competenze da acquisire, come lo screening e la gestione clinica, per fornire servizi ai pazienti diabetici» – spiega la Federazione. Oltre all’aggiornamento professionale dei farmacisti che già esercitano, la guida si rivolge anche ai provider di programmi di formazione continua. Nonostante la consapevolezza che in alcuni paesi sono ancora presenti limiti normativi alla gestione delle malattie croniche da parte dei farmacisti, la Fip ritiene comunque fondamentale l’integrazione di questa categoria nei team multidisciplinari di cura del diabete.

Le conoscenze di base da acquisire

La guida della Fip annovera una serie di conoscenze che il farmacista deve consolidare prima di approcciarsi alla gestione dei pazienti diabetici. Queste devono includere l’anatomia del sistema endocrino, i suoi organi e le loro funzioni, gli ormoni coinvolti e i principali processi che controllano. È poi richiesta la conoscenza delle principali forme della patologia, quali prediabete, diabete di tipo 1 e tipo 2, gestazionale, indotto dai farmaci e diabete autoimmune latente dell’adulto. Il farmacista deve essere in grado di riconoscere sintomi, cause e criteri diagnostici. A questa preparazione medico-scientifica devono essere affiancate le competenze fondamentali relative ai fattori di rischio, alle procedure per effettuare la diagnosi fino alla gestione dei pazienti, per quanto di pertinenza della farmacia. Grande importanza viene data alla conoscenza delle terapie farmacologiche, alla capacità di assistere i malati nell’aderenza terapeutica e al monitoraggio della malattia nel tempo. Le competenze farmacologiche dei farmacisti che intendono seguire i pazienti diabetici devono prevedere conoscenze approfondite sui farmaci orali, l’insulina e i farmaci iniettabili non insulinici. È poi fondamentale, secondo la Fip, conoscere i parametri di laboratorio per il monitoraggio della malattia e i target da raggiungere con le terapie.

Gli obiettivi per i provider Ecm

La guida è intesa come strumento utile anche ai fornitori di corsi di formazione. La Fip sostiene infatti che «programmi e corsi di aggiornamento professionale per farmacisti e operatori sanitari giochino un ruolo chiave nello sviluppo e mantenimento delle competenze relative alla gestione del diabete e all’offerta di servizi mirati. È raccomandato che i programmi di formazione continua, includano materiali e corsi sui ruoli esistenti e futuri dei farmacisti nella gestione del diabete. Avvalendosi di questa guida, i training formativi dovrebbero focalizzarsi su funzioni e servizi relativi al diabete e, al termine della formazione, i partecipanti dovrebbe essere in grado di dimostrare la propria conoscenza e le competenze pratiche riguardo programmi educativi per il pubblico, servizi di assistenza farmacologica (compresi interventi digitali), gestione di screening, prevenzione, terapie, cura incentrata sul paziente, competenze comunicative, gestione logistica dei farmaci, nuove tecnologie disponibili per la cura del diabete».