Osmed 2024, il rapporto Aifa sui consumi di farmaci in Italia

Il 10 novembre 2025 è stato pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il Rapporto nazionale Osmed 2024, con la ricostruzione completa dei dati d’uso dei medicinali sul territorio nazionale. Il documento ha analizzato le informazioni relative all’assistenza farmaceutica territoriale e ospedaliera, sia a carico del Servizio sanitario nazionale sia a carico diretto dei cittadini.
Composizione della spesa farmaceutica nazionale
La spesa farmaceutica complessiva ha toccato i 37,2 miliardi di euro, registrando una crescita del 2,8 per cento sull’anno precedente. La componente pubblica, il 72 per cento del totale, ha raggiunto i 26,8 miliardi di euro, con un incremento del 7,7 per cento, sostenuta in particolare dalle acquisizioni di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche, ambito in cui si concentrano le terapie innovative. La spesa pubblica territoriale si è attestata a 13,7 miliardi, con una progressione del 5,1 per cento. La spesa a carico diretto dei pazienti, con la compartecipazione alla spesa e l’acquisto in forma privata di farmaci di classe C e di classe A, è stata di 10,2 miliardi di euro.
Andamenti dei consumi e confronto con l’Europa
Il consumo pro capite nell’assistenza convenzionata è risultato pari a 1.136,2 dosi giornaliere ogni mille abitanti. Il 68 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica nell’anno, con una frequenza maggiore nella popolazione femminile. L’esame per classi di età ha indicato che nella popolazione pediatrica, corrispondente a 4,6 milioni di assistiti, la categoria a maggior consumo sono gli antinfettivi per uso sistemico. È stato riscontrato un aumento delle prescrizioni di farmaci per il sistema nervoso centrale in ambito pediatrico. Pressoché la totalità degli assistiti over 65 riceve almeno una prescrizione. Un fenomeno riguarda la politerapia cronica, con un terzo degli anziani in trattamento con almeno cinque principi attivi diversi per un periodo superiore ai sei mesi. Il confronto con altre nove realtà europee ha posizionato la spesa farmaceutica totale pro capite italiana in una fascia intermedia. I prezzi dei medicinali in Italia si sono collocati al di sotto di quelli di diversi paesi considerati. L’uso di farmaci equivalenti, pur in aumento, è contenuto rispetto alla media europea, mentre il Paese ha mostrato una diffusione dei biosimilari.
Categorie terapeutiche e indicatori di appropriatezza
I farmaci per il sistema cardiovascolare sono la categoria a maggior consumo nell’assistenza convenzionata, mentre gli antineoplastici e immunomodulatori costituiscono la principale voce di spesa per gli acquisti ospedalieri. Per diverse categorie terapeutiche di tipo cronico, come gli antidiabetici e gli ipolipemizzanti, il Rapporto ha valutato gli indicatori di aderenza e persistenza terapeutica, mettendo in luce situazioni di criticità in particolare per i farmaci dell’apparato respiratorio e per gli antidepressivi. Per gli antidiabetici è stato osservato un orientamento dei consumi verso molecole di più recente introduzione. L’uso di antibiotici, seppure in lieve diminuzione, permane elevato, con differenze geografiche marcate a svantaggio delle Regioni meridionali. La spesa per farmaci innovativi e terapie avanzate ha fatto registrare un incremento, così come quella per i farmaci orfani, che ha superato i 2,3 miliardi di euro.



